Share on facebook
Share on google
Share on twitter
Share on linkedin

LA NOIA: L’ANTICAMERA DELLA CREATIVITA’

In un mondo veloce qual è il nostro, la noia pare essere il più grave dei mali. E un problema da risolvere. Eppure la noia dovrebbe essere un diritto di tutti, soprattutto dei bambini.

Un momento in cui dedicare del tempo a se stessi. Invece facciamo tutto il contrario, cerchiamo di soffocare la noia in ogni modo possibile pur di non affrontarla: vi siete accorti di come siamo bravi a riempire la nostra vita e quella dei nostri figli di attività così numerose da non avere neppure più le energie per annoiarci?

LA NOIA E’ UN BENE

Eppure è dimostrato come la noia sia l’innesco della creatività: quando il cervello non ha molto da fare, si diverte da solo, pensando, cercando soluzioni, inventando e realizzando progetti e idee. Oltre ad essere un atto creativo a costo zero, pensare è anche un modo per capire meglio chi siamo e le nostre passioni. Per i bambini, in particolare, è un modo per crescere, per esplorare i propri perché e la propria mente.

Eppure tutti si lamentano del fatto che i bambini oggi, siano poco fantasiosi, in realtà la questione è più complessa di così. Un tempo i bambini non disponevano dei giochi che hanno oggi, non avevano smartphone, tablet, non seguivano corsi di tutti i tipi 6 giorni su 7. Quando eravamo bambini noi adulti, le nostre giornate erano molto più noiose. Noia che però diventava uno stimolo a creare nuove forme di svago, nuove forme di giochi. Ed ecco che un bastone diventava una spada, un pezzo di tessuto una tenda dell’esercito e un papavero, una ballerina di tango. Insomma il facciamo finta di e il come se erano giochi che occupavano interi pomeriggi, rendendo superfluo tutto il resto.

Quando un bambino esprime noia è un bene e l’adulto deve solo prenderne atto e accompagnarlo con pazienza ad allenare la creatività o semplicemente a godersi il momento. Fermarsi fa bene. La noia è un fondamentale aspetto della nostra esistenza: è un esercizio d’introspezione importante per far emergere talenti, preferenze, attitudini particolari. Mette in moto uno stato di riflessione naturale ed istintivo difficilmente vivibile in altri modi.

LA NOIA SPAVENTA NON I BAMBINI, MA GLI ADULTI

Gli adulti vivono la noia alla stessa stregua di un vuoto da riempire, ecco perché genera paura. In realtà è un’opportunità per guardarsi dentro, per fermarsi e ricaricarsi. Ma all’adulto questa pausa da tutto non piace perché è abituato a mettere in pratica attività seriali organizzate e il vuoto della noia lo immobilizza: non ama rimanere in silenzio, non fare e pensare a nulla, vivere il momento presente senza uno scopo. Così invece di vivere la noia per quello che è la vive come un problema da risolvere, un pericolo da superare o addirittura da prevenire.

Siamo portati a pensare che se ci annoiamo perdiamo tempo e così anche i bambini: in realtà tutti abbiamo bisogno di sperimentare questo stato di libertà, ancor più i nostri figli per poter decidere cosa fare e come impiegare energie, pensieri e movimenti.

Attraverso la noia i bambini si attivano e diventano più autonomi, sperimentando la libertà e la responsabilità. Quando all’adulto risulta tanto difficile dare questa libertà al proprio figlio, probabilmente è perché è parimenti faticoso per lui concederla a se stesso…

Così, non riuscendo a vivere la noia in modo sano e costruttivo, non siamo in grado di farla vivere nemmeno ai nostri ragazzi e quando si annoiano tendiamo a soffocare questo loro stato con mille proposte di attività.

Se noi genitori trascorriamo tutto il tempo a riempire il tempo libero dei nostri figli,  non avranno mai la possibilità di scoprire cosa li rende felici.

Già nel 1993 lo psicoanalista Adam Phillips nel libro Sul bacio, il solletico e la noia, scriveva che la “capacità di annoiarsi permette al bambino di crescere” perché la noia dà la possibilità di contemplare la vita, di analizzarla piuttosto che corrervi attraverso senza soffermarsi a pensare a ciò che succede. Secondo Phillips i bambini devono prendersi il proprio tempo per capire ciò che più piace e ciò che più interessa loro, e per fare questo la noia è fondamentale.

COME TRASFORMARE LA NOIA IN UNA OPPORTUNITA’ DI CRESCITA?

  • Cercate momenti durante la giornata per fare assolutamente nulla, e non sentitevi in colpa. Lasciatevi trasportare e osservate curiosi dove vi porteranno
  • Provate a far vivere ai vostri figli la stessa esperienza: non programmate loro ogni ora della giornata, lasciate loro del tempo libero per sperimentare, riflettere e riposare mente e corpo. Non abbiate paura che si annoino o che perdano tempo senza attività strutturate: potranno finalmente sperimentare un tempo e uno spazio nuovo, si dedicheranno a ciò che più li rende sereni, comprenderanno cosa piace e cosa no, si riposeranno davvero, s’inventeranno attività e giochi… la loro noia potrebbe stupirvi perché li condurrà in sentieri sconosciuti. È grazie a questo senso di vuoto, infatti, che il bambino si mette alla ricerca, che risveglia l’entusiasmo: la noia apre a cose nuove, a situazioni che non potrebbero presentarsi in nessun altro modo e costringe l’individuo ad essere autonomo per ricercare uno stato di benessere. Il compito di noi adulti è anche educare i bambini alla noia, permettere cioè loro di vivere un vuoto e riempirlo con ingegno e creatività! Non è semplice per l’adulto fare ciò poiché spesso ci sostituiamo ai nostri bambini programmando tutto il loro tempo, anche senza accorgerci di farlo, convinti di essere nel giusto e di far loro del bene ma con un po’ di esercizio e di osservazione di noi stessi possiamo regalare ai nostri ragazzi la noia che si meritano di vivere!
  • Fate con i vostri figli un elenco di tutto ciò che i bambini vorrebbero fare nel loro tempo libero: queste possono essere attività di base come leggere un libro, fare un giro in bicicletta, oppure attività più impegnative come cucinare o imparare a fare fotografie. Se poi il bambino dovesse lamentarsi della noia, spetta a voi ricondurlo alla lista, suggerendogli di scegliere una di quelle attività da fare, lasciandolo libero di compiere le proprie scelte. E’ importante lasciare loro la responsabilità. E se non vorranno fare nulla di quello che c’è sulla lista si annoieranno un po’. Non c’è nulla di male, non è un problema, non è tempo sprecato. La noia è il fattore trainante, è ciò che porta a motivare se stessi a fare le cose. È il modo migliore per rendere i bambini autosufficienti e gli adulti consapevoli.

Non dimentichiamo cosa diceva Bernard Russell: “Una generazione che non riesce a tollerare la noia è una generazione di uomini piccoli, nei quali ogni impulso vitale appassisce”.