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SBARAZZATI DI CIO’ CHE TI APPESANTISCE, DELLE COSE VECCHIE E INUTILI. Dà più vantaggi che stilare lunghe liste di obiettivi!

Funziona sempre allo stesso modo. A gennaio tanti buoni propositi aspettano di confrontarsi con le nostre altrettanto buone intenzioni, obiettivi via via più sfidanti bussano alla porta del nostro ego, e in pochissimo tempo lo stress al fare incondizionato ci lascia con l’acqua alla gola. Ecco perché più che scrivere l’elenco dei risultati da conseguire, ritengo molto più utile dare una ventata di freschezza alla vita. Come? Sbarazzandomi in totale leggerezza di ciò che mi appesantisce, delle cose vecchie, dei pensieri ammuffiti e di tante inutili limitanti convinzioni.

Questa sana abitudine, ancora poco nota in Italia, prende il nome di decluttering.

Decluttering vuol dire liberarsi del superfluo, fare ordine. L’idea di vivere una vita più semplice e con meno cose materiali interessa molti, ma spesso si ritrovano a non sapere da dove incominciare e a farsi molte domande, come:“e se questo oggetto mi servisse ancora?”; “non è brutto buttare via cose ancora funzionanti?”…

In una casa disordinata o disorganizzata prendere le prime decisioni può diventare molto difficile, perché si ha paura di sbagliare o di non uscirne mai. Il processo di decluttering non deve essere visto come una privazione, ma come un viaggio divertente e creativo verso una semplicità riconquistata.

Non bisogna avere fretta di fare tutto subito, ma procedere per step. Ciò aiuterà a non buttare via cose utili e a non pentirci il giorno dopo di alcune decisioni prese.

I HAI LA TENDENZA A BUTTARE O TENERE…

  • Le riviste dalla carta ingiallita

Se anche non hanno ancora le pagine ingiallite, potrebbero ugualmente meritare di finire nella spazzatura. Quante volte volantini, depliant, giornali vengono dimenticati in qualche scatola perché…  prima o poi potrebbero tornare utili? Accumulare fogli su fogli privi di una vera utilità, crea solo disordine e liberarsene diventa così via via più difficile. Ciò che consiglio ai miei coachee è di fare uno sforzo, prendere tutte le carte, farne una cernita veloce e buttare tutto l’inutile senza eccessivi ripensamenti. Nel caso ci siano volantini con indicazioni utili, appunta nomi e indirizzi su un’agenda e ordinali in base a una categoria di interesse: ristoranti, supermercati, prodotti di bellezza e così via.

  • I vestiti vecchi e lisi

Hai comprato un vestito nuovo perché quello vecchio ormai non ti entrava più, ti stava troppo largo o ormai il tessuto era consumato? Ma poi non ti sei sbarazzata di quello vecchio… Spesso tendiamo a conservare qualcosa che sappiamo non ci servirà, e concretamente abbiamo già sostituito, perché “Potrebbe tornare utile un giorno”.

  • La tecnologia obsoleta

La tecnologia invecchia in fretta: i cellulari li sostituiamo con più frequenza di prima, in cantina un vecchio televisore che non si sa neanche se ancora funziona e ogni volta che sostituisci la lampadina non sai dove buttare quella vecchia (la raccolta differenziata a volte pone dei dubbi). Eppure teniamo tutto, legati a una morbosa necessità di possesso verso cose che non solo sono incapaci di facilitarci la vita, ma anzi ce la complicano.

  • I soprammobili inutili

I soprammobili accumulati occupano spazio visivo, raccolgono polvere e rendono più difficile le pulizie. Forse dovresti passarli in rassegna e decidere a quali non puoi davvero rinunciare.

  • I vecchi libri e le dispense dell’università

Marie Kondo guru del riordino è autrice del libro Il magico potere del riordino. Il metodo giapponese che trasforma i vostri spazi e la vostra vita, tra i suoi consigli: mettere al centro della stanza tutti i vecchi libri o le vecchie dispense dell’università, ovvero quelle di cui non hai mai avuto il coraggio di liberarti perché ti ricordano il periodo degli studi oppure perché “E se un giorno fossero utili?”. Marie Kondo ha una soluzione che mette insieme le tue esigenze, quelle dell’utilità e quelle della memoria: chiudi gli occhi e tenta di capire attraverso le tue emozioni da cosa o chi non riesci a separarti, a quel punto, fai delle scelte. Ricordati: devi sbarazzarti di quante più cose possibili.

Il libro della Kondo mi è stato regalato da un’amica alla quale avevo chiesto consiglio su come tenere in ordine i vestiti e la casa in generale, sempre impeccabile nonostante abbia figli piccoli. Una lettura utile, da non sottovalutare. Non solo per casalinghe disperate, ma soprattutto per manager e professionisti perché serve a liberare la mente e fare ordine, quello vero.

  • Le vecchie stoviglie

La tua tazza preferita è scheggiata e i bicchieri sono opachi per i troppi lavaggi in lavastoviglie? Sei davvero convinta che sia utile tenerli nella dispensa a occupare spazio? Li utilizzerai davvero o ti sei solo dimenticata di loro dopo che li hai sostituiti con un nuovo servizio? Posso intuire la tua risposta!

Insomma il decluttering è un buon metodo non solo per tenere in ordine la casa, ma soprattutto per liberare la mente.

8 STRATEGIE PER TUTTI

Ecco le 8 strategie che tutti, uomini e donne, possono attuare nel loro quotidiano, per ridurre lo stress, essere più creativi, performanti e guadagnare tempo.

  1. Prima di riordinare, butta tutto ciò che non usi più, in una volta sola, in poco tempo e senza tralasciare nulla. Il motivo per cui spesso è difficile portare a termine semplici operazioni di riordino sta proprio in questo: nel tempo che dovremmo passare a buttare via le cose, ci distraiamo pensando a come sistemare gli oggetti interrompendo il processo di eliminazione.
  • Non riordinare stanza per stanza, ma categoria per categoria. Se si riordina ogni stanza separatamente, si rimane intrappolati in un circolo vizioso in cui si continuano a riordinare le stesse cose senza rendersene conto. Meglio concentrarsi sulle categorie ponendosi obiettivi precisi, per esempio: gli abiti, i libri, gli utensili da cucina, le fotografie, i documenti… Riordinare sarà più facile.
  • Seleziona ciò che ti regala un’emozione. In base a quale criterio scegliere che cosa buttare via? Il criterio dev’essere “se conservare quel qualcosa ci rende felici”. In altre parole, “se quella cosa ci fa battere il cuore”, allora va conservata. Il resto va buttato senza ripensamenti.
  • Riordina il vestiario tirando fuori tutti gli indumenti e radunandoli in un unico punto. Passa in rassegna i cassetti e ogni contenitore senza tralasciare nulla. Tira fuori tutti gli abiti e ammucchiali sul pavimento. Procedi quindi alla selezione prendendoli in mano uno per uno e decidi cosa farne. Allena l’istinto a individuare ciò che ti piace e regala un’emozione partendo dai vestiti fuori stagione. Continua applicando lo stesso metodo a tutte le altre categorie di abiti.
  • Risolvi i problemi di spazio piegando i vestiti come se fossero origami. Dopo ogni piegatura, passa una mano su tutto l’indumento con un gesto affettuoso prima di passare alla piega seguente. Se eserciti una certa pressione l’abito manterrà la forma più a lungo. Se si piegano con cura e nel modo giusto i vestiti, la volta successiva sarà molto più facile perché gli abiti conserveranno la memoria di quella forma.
  • Crea il tuo power spot personale. Individua un angolo della casa dove rifugiarti e ricaricare le batterie. Scegli gli oggetti che più ami e radunali in un unico punto per creare uno spazio speciale.
  • Riordina gli oggetti con un valore affettivo. È il passaggio più difficile e, per tale motivo, sono le ultime cose da riordinare. La cosa più importante è affidarsi completamente alla propria percezione di felicità e fare buon uso dei ricordi che decidiamo di tenere. Se ci rendono felici, è importante conservarli per poterne godere quando lo desideriamo.
  • Organizza gli spazi nel modo più semplice possibile e decidi la collocazione di ogni cosa. Siamo tutti consapevoli che la causa principale del disordine si deve al fatto che possediamo troppe cose. Il motivo per cui possediamo troppe cose, nella maggior parte dei casi, è che noi stessi non siamo consapevoli di tutto ciò che possediamo. E proprio questo rende difficile organizzarle. Per evitare che le cose diventino troppe, basta semplificare l’organizzazione degli spazi. Così facendo si vede subito quante cose ci sono e si ha maggior successo nel mettere in ordine una stanza.

COSA DICE LA SCIENZA

Anche già solo il lavoro di scrittura mi ha aiutato a mettere ordine, nei pensieri. E non è poco, se calcoliamo che un lavoratore perde in media 3,4 ore a settimana cercando qualcosa che non sa dove ha archiviato, un dato che impatta negativamente sul livello di stress, sulla concentrazione e sul pensiero creativo.

Il disordine mette a dura prova la nostra capacità di attenzione e di concentrazione. “Quando il cervello deve fare i conti con un sovraccarico di stimoli di natura diversa, paghiamo un prezzo in termini cognitivi che si manifesta come confusione, stanchezza, spossatezza e stress” spiega, Glenn Wilson, ex-visiting professor di psicologia al Gresham College di Londra, che ha anche scoperto che basta una mail non letta nella propria casella di posta per generare distrazione e diminuire il quoziente di intelligenza di dieci punti.

Eliminare il superfluo è un modo per riprendere il controllo. Lo space clearing ci invita a lavorare per sottrazione, togliere invece che aggiungere stimoli.

E se ne guadagniamo non solo in termini di produttività ma anche di salute, direi che è una strategia da provare assolutamente!