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SE VUOI ESSERE FELICE, DEVI AVERE IL CORAGGIO DI CAMBIARE

“Sei felice?”, “Felice davvero?”.

Ti sei mai fatta questa domanda e ti sei mai data una risposta sincera? Cristallina, anche capace di arrivarti allo stomaco e toglierti il fiato?

Non sono numerose le persone felici, serene e realizzate. L’essere umano è molto bravo ad auto sabotarsi, a mentire a se stesso, a fare scelte che lo portano lontano dalla felicità. Ad aspettare il week end per staccare dal lavoro, e nel fine settimana ad anelare al lunedì per uscire di casa. A odiare ciò che fa, a lamentarsi, a cercare scuse fra i volti di colleghi e parenti, a fare in modo che la vita scorra senza fare nulla, assolutamente nulla. Neanche domandarsi cosa lo renderebbe davvero felice… o stando ben attento a non porsi quella semplice ma pericolosa domanda.

Quindi te lo chiedo di nuovo: “Sei felice?”

Non sto parlando della vita perfetta, senza problemi e pensieri. Quella dei romanzi rosa o delle telenovele che cambiano nome ma continuano a proporre immagini perfette. Istantanee, il mondo e il respiro racchiusi in un istante. Ma un istante non è la vita.

“Sai cosa ti renderebbe felice?”

Non so cosa ti potrebbe rendere felice, ma so cosa ti rende infelice.. il coraggio di cambiare.

Sbaglio?

IL CORAGGIO DI CAMBIARE

Il cambiamento è una delle cose che spaventa di più, non si è mai pronti al cambiamento. A volte è più facile accettare situazioni comode, collaudate, trite e ritrite, rimanendo seduti ad immaginarsi quello che realmente vorremmo piuttosto che cambiare.

Accettiamo partner che non amiamo e che non ci amano per non provare dolore o per non affrontare le conseguenze che una separazione inevitabilmente porta con se. Accettiamo compromessi insani sul lavoro per non affrontare il collega o il capo e passiamo le giornate a contare le ore che mancano a fine turno. O rimaniamo ingabbiati in un ufficio e in un lavoro che non ci piace, perché ci manca il coraggio di cambiare. Di dare spazio a quella parte di noi che ci vorrebbe felici.

Ti sei mai chiesta da dove arriva la paura di cambiare? Ci sono 7 motivi per ci tengono attaccati allo status quo, al certo infelice, piuttosto che spingerci a prendere il volo, a creare noi stessi.

I 7 MOTIVI CHE CI IMPEDISCONO DI CAMBIARE

1. Temiamo quello che non conosciamo

E’ un atteggiamento inconscio che risale ai primari istinti dell’essere umano: riconosciamo più sicuro ciò che abbiamo sperimentato, mentre quello che non si è mai provato ci rende insicuri e instabili. Quando si è nei pressi di una scelta che potrebbe portare a un cambiamento, s’innesca il nostro innato meccanismo di sopravvivenza: se faccio quello che ho sempre fatto, tutto andrà bene, so come affrontarlo. Il nostro cervello infatti non ama le novità, perché lo costringono a un dispendio energetico molto alto e a confrontarsi con la paura.

Eppure anche se conosciamo o pensiamo di conoscere tutte le risposte, non c’è mai la sicurezza di sapere cosa accadrà, niente è prevedibile e se ti guardi intorno lo vedi da te. Dai conflitti alle crisi economiche, non si è mai riusciti a prevedere nulla. Come possiamo farlo noi. ma soprattutto ne varrebbe davvero la pena?

La psicologa Susan Jeffers in  Feel the fear and do it anyway scrive: “Qualsiasi cosa tu scelga, qualunque cosa tu faccia, quella scelta ti porterà delle opportunità che non avresti mai considerato”. E se considerassimo che non esistono decisioni sbagliate, ma solo diverse opportunità fra le quali scegliere?

2. Non crediamo in noi e pensiamo di non potercela fare

“Non ce la posso fare da sola, è una cosa troppo grande per me”. Guardare gli obiettivi finali spesso ci fa sentire piccoli e impotenti, ma la verità è che a volte quegli obiettivi diventano raggiungibili solo se lasciamo la nostra comfort zone e ci costringiamo a provare qualcosa di nuovo. Alla fine potrai dire di averci provato. È sempre meglio fallire dopo averci provato che rimpiangere di non aver mai tentato.

Bisogna imparare ad accettare che tutti i cambiamenti vanno affrontati un passo alla volta, senza fretta. Nel tempo saremo in grado di riconoscere tutta la consapevolezza che abbiamo acquisito lanciandoci in qualcosa che ci sembrava più grande di noi. Il cambiamento ci rende più forti e più sicuri di noi.

3. Ci sentiamo soli

Prendere decisioni porta inevitabilmente a sentirsi soli e bisognosi di rassicurazioni. Così tanto che facilmente lasceremmo prendere ad altri, le nostre decisioni. Il peso della responsabilità legato a una scelta è difficile da portare. Ma è pur vero che una volta presa quella maledetta decisione, per quanta fatica ci sia costata, ci farà sentire sollevati. E soprattutto, meno soli.

4. C’è una sola scelta

Spesso crediamo di avere una sola scelta. O tieni il lavoro che hai o ti ritrovi disoccupato; stai con il partner o sei solo. E poi si aggiunge il pensiero: non sarò mai più in grado di trovare un altro lavoro per cui morirò di fame. Non troverò mai più nessuno che mi voglia bene.

Sbagliato!

C’è sempre un’altra scelta e un’altra ancora. Non è quel lavoro o nessun lavoro, non è quell’uomo o nessun uomo. E, di nuovo, la risposta certa è proprio al di là della zona sicura nella quale ti sei trincerata.

5. Ci focalizziamo sugli altri anziché su noi stessi

Abbiamo la tendenza a concentrarci sul mondo esterno per definire la nostra identità e il nostro valore. Eppure la nostra identità e il nostro valore è da noi che dipendono. Ovviamente è piacevole quando gli altri ci stimano, ma la sicurezza di quel che facciamo e di ciò che siamo deve venire da noi, e da lì soltanto.

Inoltre, essere in grado di vivere la vita che veramente si desidera non ha prezzo e alla fine dei conti, un giorno importeranno solo le esperienze fatte, le emozioni vissute e che ti hanno resa la persona che sei.

6. Ci attacchiamo troppo alle cose

La paura di cambiare, un lavoro, una relazione, una casa, è dovuta anche all’attaccamento emotivo che abbiamo sviluppato. Se cambiamo città, ci spaventa l’idea di non camminare più per le strade familiari, ci terrorizza e ci rende tristi perdere quelle piccole abitudini.

Quando si tratta di amore, questo è ancora più complicato. Tutte quelle cose fatte insieme, le abitudini, le piccolezze quotidiane, quelle sicurezze… Anche se l’amore finisce, tutto quello rimane dentro di noi e spesso la paura di perderlo è talmente forte che ci paralizza. E rimaniamo in relazioni tossiche e infelici per anni, perché abbiamo troppa paura di dire addio a quelle cose più che all’altra persona.

7. Il cambiamento passa e si fa abitudine

La parte peggiore di avere paura del cambiamento è che ci si dimentica che il cambiamento è  transitorio. Se lo si pensa in quel modo, fa meno paura. La verità è che a farci paura è la mancanza di controllo su come possono andare le cose. Ma anche quella fase di cambiamento è solo passeggera, non durerà per sempre. E dopo verrà un altro momento di stasi. E dopo ancora cambiamento. E così via. Tutto passa, o meglio tutto cambia, sempre e comunque. 

SAI COSA TI RENDE FELICE?

Accettare il cambiamento non significa agire d’istinto nel prendere le proprie decisioni, bensì, imparare ad ascoltarsi, valutare e vivere ciò che è in noi, per poi capire come comportarsi al meglio. Ognuno ha le risorse necessarie per affrontare i cambiamenti, chi pensa di non averle è solo perché non le sa riconoscere.

Cambiare non significa diventare un’altra persona, significa riuscire ad ascoltarsi, far affiorare le proprie risorse alla coscienza, vivere le proprie emozioni ed usarle per stare bene con se stessi e con gli altri.

Te lo chiedo per un’ultima volta: “Sai cosa ti rende felice?”